Bank of America sta compiendo i primi passi nel prestito garantito da Bitcoin, lavorando su un prodotto di credito che consente ai clienti di utilizzare BTC come collaterale. Segna una svolta notevole rispetto alla solita posizione delle banche tradizionali, trattando gli asset digitali non semplicemente come scommesse rischiose ma come collaterale che può effettivamente fornire liquidità utilizzabile.
Lo schema consente ai possessori di Bitcoin di ottenere prestiti in contanti senza dover rinunciare alla proprietà dei loro asset, un meccanismo da tempo noto nel mercato delle criptovalute, ora adottato dalle principali istituzioni finanziarie.
In generale, il Bitcoin utilizzato come collaterale sarà collocato in un sistema di custodia supervisionato, mentre il valore del prestito è determinato da una certa porzione del valore BTC. La volatilità del prezzo rimane un fattore, poiché forti oscillazioni di prezzo potrebbero innescare obblighi di adeguamento del collaterale. Tuttavia, questo approccio dimostra come le principali banche stiano iniziando a sentirsi a proprio agio nella gestione di tali rischi all'interno di un quadro di credito più formale.
L'industria bancaria globale sta esplorando modi per collegare gli asset digitali con i servizi finanziari consolidati. Inoltre, l'interesse dei clienti con elevato patrimonio nell'accedere alla liquidità senza vendere i loro asset cripto sta anche incoraggiando le banche a compiere passi precedentemente considerati troppo audaci.
Rimane un senso di cautela. Questo prodotto non è posizionato come un servizio di massa, ma piuttosto come un'offerta scalabile per un segmento specifico. Tuttavia, il segnale è chiaro: Bitcoin sta iniziando ad essere trattato come un asset che può essere operato in un bilancio, non semplicemente detenuto in un portafoglio digitale.
All'inizio di questo dicembre, Bank of America ha modificato la sua strategia sugli asset digitali consentendo ai consulenti di gestione patrimoniale di fornire raccomandazioni di investimento in criptovalute ai clienti. A partire da gennaio 2026, i consulenti su piattaforme come Merrill e Bank of America Private Bank potranno raccomandare di allocare dall'uno al quattro percento dei loro portafogli in criptovalute attraverso un importante ETF Bitcoin. Questa politica segna un cambiamento significativo, poiché in precedenza, i ruoli dei consulenti erano limitati a rispondere passivamente alle richieste dei clienti.
Questa visione istituzionale si rifletteva anche nel nostro rapporto del 10 agosto, dove Bank of America prevedeva che il 99% dei token cripto esistenti sarebbero scomparsi nel prossimo decennio. Si prevede che la tokenizzazione rimodellerà il panorama finanziario, lasciando token con valore reale e supporto istituzionale.
Andando più indietro, a metà giugno, abbiamo evidenziato la dichiarazione di Bank of America che equiparava Bitcoin a internet e all'elettricità come innovazione trasformativa.
Al momento della pubblicazione, BTC viene scambiato a circa $92.242, in aumento del 2,52% nelle ultime 24 ore con $7,07 miliardi di volume di trading spot giornaliero e $59,51 miliardi di interesse aperto.


