La Banca Centrale Europea ha confermato che inizierà a consentire il regolamento delle transazioni basate su blockchain in moneta della banca centrale nel 2026, mentre l'attenzione politica si sposta sempre più sulle questioni irrisolte relative alla privacy che circondano l'euro digitale proposto.
In una dichiarazione rilasciata venerdì, il membro del comitato esecutivo della BCE Piero Cipollone ha affermato che l'istituzione si sta preparando a rendere possibili i regolamenti tramite Tecnologie di registri distribuiti all'interno della sua infrastruttura monetaria esistente il prossimo anno.
Allo stesso tempo, ha dichiarato che la BCE sta continuando il lavoro tecnico sull'euro digitale, una valuta digitale della banca centrale che funzionerebbe come una forma digitale di contante in tutta l'area euro.
La mossa segna un passo concreto verso l'integrazione di sistemi basati su blockchain nell'infrastruttura finanziaria europea.
Secondo il piano, le transazioni eseguite su piattaforme DLT potrebbero essere regolate direttamente in moneta della banca centrale anziché affidarsi a intermediari privati.
La BCE ha sostenuto che ciò sia necessario per prevenire la frammentazione nei mercati tokenizzati e per garantire che i nuovi ecosistemi di asset digitali continuino a fare affidamento su un asset di regolamento pubblico privo di rischi.
Cipollone ha affermato che l'infrastruttura dell'euro digitale sarebbe anche progettata per interagire con altre valute digitali delle banche centrali, consentendo alle istituzioni di utilizzarla per pagamenti transfrontalieri.
Ha aggiunto che verranno integrate garanzie come limiti di detenzione e l'assenza di pagamenti di interessi per prevenire spostamenti su larga scala di depositi dalle banche commerciali, preservando il loro ruolo nella creazione di credito e nella trasmissione monetaria.
I preparativi tecnici della BCE sono in gran parte completati, dopo una fase di preparazione di due anni terminata nell'ottobre 2025.
Fonte: BCE
Il progetto è ora entrato in una fase di preparazione, con la banca centrale che seleziona potenziali fornitori di sistema e testa i meccanismi di regolamento.
Tuttavia, i funzionari hanno sottolineato che la BCE non può procedere senza un quadro giuridico approvato dai legislatori dell'UE.
La presidente della BCE Christine Lagarde ha dichiarato questa settimana che il lavoro di progettazione della banca centrale è terminato e che la responsabilità spetta ora alle istituzioni politiche.
Se la legislazione verrà adottata nel 2026, le transazioni pilota utilizzando l'euro digitale potrebbero iniziare a metà 2027, con l'obiettivo della BCE di essere pronta per una prima emissione nel 2029.
Man mano che la tempistica diventa più chiara, il dibattito sulla privacy si è intensificato.
La BCE ha costantemente affermato di non supportare un euro digitale programmabile che limiterebbe il modo in cui gli utenti possono spendere i loro soldi.
Ha anche proposto un'opzione di Pagamento del consumo offline che consentirebbe transazioni di basso valore senza essere registrate su un registro centrale, offrendo protezioni della privacy paragonabili al contante.
I saldi offline verrebbero archiviati localmente su dispositivi o smart card, consentendo pagamenti da dispositivo a dispositivo senza convalida di terze parti.
Queste garanzie contrastano con le tendenze normative più ampie nell'Unione Europea.
Le recenti proposte dell'UE sulla conservazione dei dati e sul riciclaggio di denaro hanno sollevato preoccupazioni tra i difensori della privacy, in particolare dato che le nuove regole AML vieteranno gli account di Criptovaluta che consentono l'anonimizzazione delle transazioni dal 2027.
I critici sostengono che queste politiche rischiano di minare le garanzie di privacy promesse per un euro digitale, anche se la BCE stessa non cerca di accedere ai dati degli utenti.
I negoziati politici sono ora in corso poiché il Consiglio dell'UE ha concordato il 19 dicembre la sua posizione negoziale per il quadro giuridico dell'euro digitale, aprendo la strada ai colloqui con il Parlamento europeo, che dovrebbe finalizzare la sua posizione entro maggio 2026.
I funzionari della BCE hanno descritto le discussioni tra gli Stati membri come costruttive, ma hanno riconosciuto che privacy, accesso ai dati e supervisione democratica rimangono questioni controverse.
Anche l'interesse pubblico rimane incerto. Un sondaggio sui consumatori della BCE pubblicato a marzo ha rilevato che molti europei vedono poca necessità di un euro digitale e preferiscono i metodi di pagamento esistenti, inclusi contanti e conti bancari.
Sebbene la BCE abbia affermato che i livelli di adozione non minaccerebbero la stabilità finanziaria, ha riconosciuto che la fiducia pubblica e l'educazione saranno fondamentali.


